Cos'è il MAC e come si misura la concentrazione massima ammissibile di sostanze nocive?

I moderni impianti industriali emettono nell'atmosfera un'ampia varietà di inquinanti nocivi. Le concentrazioni di sostanze pericolose vengono monitorate utilizzando specifici standard ambientali. L'utilizzo delle concentrazioni massime ammissibili (MPC) ci consente di analizzare la qualità non solo dell'aria, ma anche dell'acqua e del suolo. Per valutare accuratamente le condizioni ambientali, le concentrazioni massime ammissibili (MPC) vengono calcolate per ciascun elemento o sostanza.

Spiegazione del concetto di MPC

La concentrazione massima ammissibile (MPC) di elementi chimici e dei loro composti nell'ambiente è stabilita per legge. Questa norma definisce la concentrazione ammissibile di sostanze alla quale non si osservano alterazioni patologiche nell'organismo o malattie.

La definizione dei valori MAC è arbitraria e soggetta a revisione periodica. I valori MAC possono variare anche nei singoli Paesi, poiché si basano sul limite massimo di esposizione per una determinata zona, al di sopra del quale l'esposizione è considerata sicura. I valori MAC sono misurati in unità diverse, a seconda del tipo di oggetto contenente la sostanza.

MPC

In alternativa, per analizzare le condizioni dei corpi idrici si utilizzano milligrammi per decimetro cubo, per l'aria milligrammi per metro cubo e per il terreno milligrammi per chilogrammo.

Classificazione esistente

Per valutare l'inquinamento ambientale vengono utilizzate diverse classificazioni MAC. I seguenti standard per il contenuto di sostanze nocive sono i più comunemente analizzati:

  • La concentrazione massima ammissibile (MPC) di un'area di lavoro è lo standard per gli inquinanti che non causano malattie o effetti negativi sulla salute, basato su una giornata lavorativa di 8 ore e una settimana lavorativa di 40 ore per l'intero periodo di lavoro. I valori MPC per l'aria ambiente e per l'aria nei locali industriali sono considerati separatamente.
  • Il parametro medio giornaliero determina la concentrazione di inquinanti nell'aria delle aree popolate che non causano effetti negativi diretti o indiretti sull'organismo umano. L'analisi MAC viene condotta per prevenire effetti mutageni, cancerogeni e tossici in generale;
  • Il valore massimo di MPC per singola esposizione presuppone un'esposizione di breve durata al corpo umano (inferiore a 20 minuti). Questo standard è stato stabilito per prevenire reazioni riflesse (alterazioni della funzione olfattiva, dell'attività cerebrale e della sensibilità oculare alla luce).

Nell'interpretazione degli indicatori è importante ricordare che gli standard variano a seconda delle singole sostanze nocive.

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Metodi per determinare il valore MAC

Per controllare il contenuto di elementi pericolosi nell'ambiente, si utilizzano diversi metodi, a seconda degli obiettivi:

  • L'esecuzione di test di laboratorio richiede una notevole quantità di tempo, ma garantisce analisi accurate. Vengono utilizzati diversi tipi di test in campo (spettroscopia infrarossa e ultravioletta, gascromatografia);
  • Il metodo rapido consente di determinare rapidamente la concentrazione di sostanze nocive nell'atmosfera. È sufficiente pompare aria attraverso un tubo indicatore contenente un reagente. Naturalmente, questo metodo non è accurato;
  • Il metodo dell'indicatore è adatto per la rilevazione rapida di sostanze tossiche nell'aria, anche in piccole quantità.

Il monitoraggio del contenuto di determinate sostanze nell'area di lavoro (ad esempio l'etilbenzene) viene effettuato mediante metodi speciali approvati dal Ministero della Salute.

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Precauzioni di sicurezza

Per garantire condizioni di lavoro normali (sicure per la salute), è importante valutare costantemente la qualità dell'aria nell'area di lavoro. Il monitoraggio delle concentrazioni massime ammissibili di sostanze nocive viene effettuato presso le postazioni di lavoro più comuni. Il prelievo del campione richiede 15-20 minuti. I risultati delle misurazioni vengono registrati in un apposito registro. La frequenza del monitoraggio è determinata da diversi fattori (la classe di pericolosità della sostanza nociva, la durata della permanenza del personale sul posto di lavoro, la natura del processo tecnologico e altri).

Per ridurre al minimo l'esposizione a impurità nocive, i lavoratori utilizzano dispositivi di protezione individuale. L'esposizione prolungata ad aree con elevate concentrazioni di sostanze pericolose può causare gravi problemi di salute. Pertanto, un sistema di ventilazione adeguatamente progettato e installato è fondamentale per il mantenimento della salute. Gli impianti di produzione installano anche sistemi per la cattura e lo smaltimento delle impurità nocive.

Per garantire condizioni di vita sicure per gli esseri umani e preservare l'ambiente, è importante monitorare i livelli di sostanze nocive nell'acqua, nell'aria e nel suolo. Per valutare oggettivamente le concentrazioni massime ammissibili di elementi pericolosi, si raccomanda di utilizzare diversi metodi di raccolta dati.

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